Chiara Ferragni: figlia di una siciliana nordica, “vendicatrice” delle donne


Chiara Ferragni, nata a Cremona nel 1987, è una famosa fashion blogger italiana con quasi 14 milioni di followers su Instagram. Nel 2015 è stata oggetto di un caso studio della Harvard Business School. Nel 2016 la Mattel ha creato una versione della Barbie in suo onore. Nel 2017 è stata nominata dalla rivista Forbes “l’influencer di moda più importante al mondo”. Astuta, determinata e bella, possiamo definirla un genio contemporaneo che ha saputo trasformare la passione per la moda e la fotografia in un impero da oltre 30 milioni di euro.

Palazzo Ducezio – È la sede del Comune di Noto

A marzo 2018 ha dato alla luce a Los Angeles il piccolo Leone, un maschietto avuto dalla relazione con il rapper italiano Fedez, con il quale convolerà a nozze tra qualche giorno, nell’incantevole cornice barocca della cittadina siciliana di Noto.

Se da un lato le ragioni della scelta di questa location vanno ricercate nell’ammaliante fascino che suscita la cittadina color miele (patrimonio Unesco), dall’altro non bisogna nemmeno trascurare che la Sicilia per Chiara rappresenta qualcosa in più, infatti è la terra dei suoi avi materni: i “Di Guardo”.

“Di Guardo” significa figlio/a di “Guardo”. Le ipotesi sull’origine del nome Guardo sono diverse: dal nome Gualdo; dall’antico nome tedesco Wardo; da Dugard e Gard (cognomi in Francia che significano “possessore di un giardino”).

Il nome “Guardo” fa la sua prima apparizione in Italia, in un atto di vendita, stipulato a Benevento nel 1195, mentre le prime notizie documentali sul cognome “Di Guardo” risalgono ad un diploma redatto a Catania nel 1417 in cui venne concesso un canone a favore di “Manfredo de Guardo”.

Il cognome, oggi, è diffuso soprattutto a Catania e nei paesi alle pendici dell’Etna. Tra quest’ultimi, un tempo, vi era il comune autonomo di San Giovanni Galermo che dal 1926 è diventato un quartiere di Catania.

San Giovanni Galermo, facciata della Chiesa Madre nel 1932. Tela del maestro Domenico Agosta (S. G. Galermo 1914 – 2002). Collezione privata

Il paesello, dopo l’annessione, ha perso la sua identità agricola ed il suo territorio ha subito una rapida trasformazione urbanistica e sociale. Del vecchio borgo, purtroppo, non è quasi rimasta traccia se non nella memoria di alcuni anziani e nelle rare raffigurazioni dell’epoca.    

Il villaggio di Galermo, di fondazione antichissima, ha cambiato più volte nome ed è citato anche negli atti greci del martirio di Sant’Agata (patrona di Catania).

La giovane Agata nel III sec. d.C., per sfuggire alle insidie del proconsole Quinziano, si rifugiò nelle campagne di Galermo presso “Casa Bertuccia” dimora estiva della sua famiglia (oggi corrispondente a via Immacolata dove sorge un altarino in suo onore). La tradizione vuole, inoltre, che Agata sia nata proprio in tale tenuta in quanto in epoca romana era diffusa l’usanza tra i nobili di partorire in residenze di campagna per non disturbare gli affari degli uomini.

Nel 1798 a San Giovanni Galermo vivevano 735 persone tra cui Giovanni Di Guardo e Giovanna Costante. Dalla loro unione nacquero diversi figli tra cui Santo. A quei tempi il villaggio era un borgo agricolo in cui si coltivava soprattutto l’ulivo, la vite, il mandorlo, il fico d’india e si produceva un buon olio ed un vino che si distingueva per la sua robusta gradazione alcolica. I mestieri più diffusi erano quello di mezzadro, fattore, contadino e tutti i lavori legati alla vendemmia.

Santo Di Guardo fu un ricco contadino che morì a 58 anni, mentre la moglie Domenica Torrisi (possidente, cioè proprietaria terriera) si spense, successivamente, alla veneranda età di 89 anni (longevità che probabilmente ereditò dalla madre che visse fino a 90 anni).

Giuseppe Di Guardo (figlio di Santo e Domenica) nacque nel 1838, fu  possidente e si sposò due volte. Uno dei suoi nipoti, nato quasi un secolo dopo, nonostante si fosse laureato con il massimo dei voti, fu costretto ad emigrare nell’Italia del nord in cerca di lavoro: era il nonno di Chiara Ferragni.   

Chiara Ferragni e Marina Di Guardo

Marina Di Guardo è nata a Novara agli inizi degli anni ’60, primogenita ed unica femmina di quattro figli. Ama definirsi una “siciliana nordica” perché figlia di genitori catanesi trapiantati al nord. Attraverso la madre è imparentata con il regista catanese Sebastiano Riso.

Il padre di Marina è stato un medico che ha lavorato in diverse città (autore, anche, di alcune pubblicazioni medico-scientifiche). In particolare, negli ospedali di Codogno e Lodi, ha ricoperto il ruolo di Primario in differenti reparti.

Marina (mamma di Chiara, Francesca e Valentina Ferragni) ha trasmesso alle sue figlie tutto quell’amore e quel supporto che lei non aveva mai ricevuto, poiché cresciuta in una famiglia di forte stampo patriarcale, in cui l’essere donna l’ha privata di quell’importanza e quell’approvazione che ogni figlio cerca dai propri genitori. A 23 anni ha lasciato il tetto paterno per inseguire il suo sogno e, visti i risultati, possiamo dire che ha centrato pienamente l’obiettivo.

Oggi Marina Di Guardo rappresenta un esempio di autodeterminazione ed emancipazione femminile: di bell’aspetto, ma soprattutto dotata di una grande forza interiore, è una donna che si è costruita da sola con fatica e sudore. Ha lavorato nella moda, facendo anche la modella, mentre oggi è un’apprezzata scrittrice di libri noir in cui, in un modo o nell’altro, è sempre presente la sua amata Sicilia.

I suoi testi spingono alla riflessione come il suo ultimo lavoro “Com’è giusto che sia”, un thriller sulla tutela della dignità femminile.


Elenco delle fonti consultate:

  • Wikipedia
  • Varie riviste online (Balarm, Style 24, PopcornTv, Guide donne, Il Giorno, Huffington Post, Vanity Fair, Pianeta Donna, La Gazzetta del Mezzogiorno, Pour Femme ecc.)
  • Ciccia C., I cognomi di Paternò, C.R.E.S., Catania 2004.
  • Caracausi G., Dizionario Onomastico della Sicilia, L’Epos, 1994.
  • Rohlfs G., Dizionario Storico dei Cognomi nella Sicilia Orientale, Palermo 1984
  • Codice Diplomatico Verginiano, 1195
  • Codice Diplomatico di Alfonso il Magnanimo, 1417
  • Amico V., Dizionario Topografico della Sicilia, 1855
  • Pergolizzi F., Costante S., San Giovanni Galermo – Memorie storiche,  Catania, 1975
  • Costante S., La Storia di Mongibello – Origini e vicende di Galermo, Catania 1979
  • Ricerche personali sui Registri Civili di San Giovanni Galermo e Catania, periodo 1820 – 1930 circa

2 Commenti


  • Elba Pilatti // // Rispondi

    Interessante la storia di queste signore. Io sono argentina e discendente di italiani. Complimenti!!!

  • Mastertoulp // // Rispondi

    Last night, Chiara Ferragni, of the popular fashion blog The Blonde Salad , wed Italian rapper Federico Leonardo “Fedez” Lucia in an outdoor ceremony at Dimora delle Balze, a secluded h-century palazzo in Noto. In May 2017, Fedez proposed to Chiara onstage during one of his concerts, and the following fall, the two took to Instagram to announce that she was pregnant with their now 7-month-old son Leone.

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